Penso alla lentezza come un approccio dimenticato. Le leggi del mercato, le scadenze dei bandi, i programmi accademici, inaugurazioni e conferenze a qualsiasi ora del giorno: temo che il mondo dell’arte sia quanto di più frenetico possa esserci. In questa frenesia è facile sentirsi sempre in ritardo, obbligarsi a prendere parte a tutto ed essere sempre prestanti. Nella mia piccolissima esperienza, ho notato che tale modalità operativa porta quasi sempre a risultati raffazzonati e mediocri.
Immagino allora un formato all’interno del quale proporre una serie di attività che fanno della lentezza il loro centro, adottata nell’attività pratica proposta e auspicata anche in un’attitudine generale. Immagino Elementare come un ambiente dove sia possibile lavorare con lentezza, fare pausa, rimanere e non passare di fretta - e soprattutto dialogare a riguardo.
Penso alla lentezza come un approccio dimenticato. Le leggi del mercato, le scadenze dei bandi, i programmi accademici, inaugurazioni e conferenze a qualsiasi ora del giorno: temo che il mondo dell’arte sia quanto di più frenetico possa esserci. In questa frenesia è facile sentirsi sempre in ritardo, obbligarsi a prendere parte a tutto ed essere sempre prestanti. Nella mia piccolissima esperienza, ho notato che tale modalità operativa porta quasi sempre a risultati raffazzonati e mediocri.
Immagino allora un formato all’interno del quale proporre una serie di attività che fanno della lentezza il loro centro, adottata nell’attività pratica proposta e auspicata anche in un’attitudine generale. Immagino Elementare come un ambiente dove sia possibile lavorare con lentezza, fare pausa, rimanere e non passare di fretta - e soprattutto dialogare a riguardo.
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